Partecipa a Isernia Oggi

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Aziende in crisi e disoccupati: la Seconda Commissione pone le basi per una soluzione

Condividi su:

La II Commissione consiliare, presieduta dal suo Presidente Angelo Michele Iorio, in ottemperanza all’ordine del giorno dello scorso 7 agosto, con cui il Consiglio regionale la impegnava ad un approfondimento sulle tematiche concernenti l’attuazione, il monitoraggio e l’avanzamento delle misure riguardanti PRRI oltrechè all’utilizzo delle risorse destinate alle politiche attive e passive del lavoro, nella seduta di oggi ha audito i rappresentanti di CGIL, Spina, CISL, Notaro, e UIL, Boccardo, l’Assessore al Lavoro, Mazzuto, e il Direttore del III Dipartimento regionale Valorizzazione del capitale umano, Iocca. I responsabili dei sindacati hanno espresso preoccupazione per la situazione occupazionale regionale, ponendo l’attenzione sulle questioni di maggiore impatto sul territorio. Gli stessi hanno avanzato anche proposte e suggerimenti. L’esponente del Governo regionale, invece, ha relazionato su quanto portato avanti fino ad oggi dall’Esecutivo, e dalle strutture che a lui fanno riferimento in particolare, per quanto afferisce le differenti vertenze occupazionali aperte e per quel che riguarda le iniziative e le progettualità che si stanno ponendo in campo. La Commissione quindi, facendo sintesi delle varie posizioni si è impegnata a relazionare opportunamente su quanto ascoltato al Consiglio regionale, per consentirgli di assumere le iniziative ritenute più opportune.

"Come presidente di Commissione - ha dichiarato Michele Iorio -  ho accolto il grido lanciato dai sindacati confederali Cgil – Cisl – Uil  e, in accordo con i colleghi componenti della Seconda Commissione, abbiamo attivato i primi passi per studiare i percorsi intrapresi dalla Regione per la soluzione della crisi occupazionale cercando di individuare i motivi per cui il Molise non riesce a fare passi in avanti. Come primo obiettivo abbiamo posto l’attenzione sull’area di “crisi industriale complessa Venafro-Campochiaro-Bojano e aree dell’indotto”.

Da una prima valutazione appare chiaro che  i fondi per agire ci sono ma non sono ancora stati utilizzati.  Così come c’è l’Accordo di Programma con il Ministero dello Sviluppo Economico  e la conseguente adozione del così detto  PRRI – Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale.

Nel settore “Lavoro e Politiche Attive”  il PRRI prevede “un insieme di strumenti che consentano di garantire adeguati azioni di diversificazione lavorativa e di accompagnamento, principalmente per coloro che sono stati espulsi dal mercato del lavoro, nelle aziende più importanti interessate dalla crisi e che si impegnano in percorsi di ricollocazione sostenibile dei lavoratori, miglioramento della qualità di vita e di aumento del tasso di occupazione dell’area”. Tali azioni, sempre secondo le linee dettate dl Progetto di Riconversione,   si realizzano attraverso strumenti quali la ricollocazione sostenibile dei lavoratori a partire da quelli espulsi a causa della crisi industriale; Programmi di formazione aziendali finalizzati all’assunzione; Ridisegno di politiche per l’impiego; Accompagnamento a forme di pensione anticipate, solo per citare qualche esempio. Mai nulla di tutto ciò, dal 2017 ad oggi, è stato attuato.

Per creare azioni mirate attraverso gli strumenti a disposizione, è necessario però conoscere il mondo dei disoccupati. E’ necessaria dunque una profilazione, come già fatto per la Gam, anche per gli altri lavoratori dell’area di crisi industriale complessa e per le due grandi aziende che aveva il Molise:  la ITR e lo Zuccherificio. Non solo. Il sostegno alla creazione di nuovi posti di lavoro deve essere accompagnato anche dall’altro impegno che come commissione ci siamo assunti: approvare le Linee Guida sulla questione del precariato in relazione alla corretta applicazione del Decreto Madia. Non si possono prendere provvedimenti seri, però, se non ascoltiamo anche l’altra voce del mercato del lavoro. Ecco perché la prossima seduta sarà la volta dell’audizione delle associazioni datoriali.                      

Condividi su:

Seguici su Facebook