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Paolo Maddalena: "la riforma della Costituzione serve alle multinazionali, alle banche, alla finanza"

"si agisce contro l'interesse dei cittadini, li si vuole privare del loro potere".

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Ad Isernia il Prof.Paolo Maddalena, grande costituzionalista, docente universitario,fino al 2011 Presidente emerito della Corte Costituzionale, per dire NO al referendum costituzionale. In un incontro organizzato dal Movimento 5 stelle, ha espresso, chiaramente, la sua opinione in merito sostenendo in modo, inequivocabile: "la riforma della Costituzione serve alle banche e non al popolo italiano". Intanto, entrando nella sala del Comune di Isernia, prima di iniziare il suo lungo discorso, ha detto," Vi voglio dire, innanzitutto, che ho avuto l'impressione che una parte di Isernia mi sia venuta a sentire proprio perché anche il popolo isernino vuole contrastare questa riforma". Dopo Mino Bottiglieri e Patrizia Manzo, continua, "mi rifiuto di credere che sia un italiano ad avere scritto un testo referendario del genere. Questo non può essere il frutto della mente di italiani perché un italiano non pensa di andare contro se' stesso e a favore degli stranieri e non del popolo italiano. Qui si agisce contro l'interesse dei cittadini, li si vuole privare del loro potere. A chi giova e quali sono i fini di questa riforma ? Ma è chiaro...alle banche, alla finanza. Il testo va meditato, analizzato, e' scritto male dal punto di vista giuridico e molto furbo. Cela progetti e verità nascoste, ci svenderanno alle banche, con tutti i nostri diritti e poteri". Maddalena nel suo libro "gli inganni della finanza", parla infatti del dominio incontrastato del pensiero neoliberista e mercantilista, della diffusissima idea che tutto si riduca a denaro. Del declino inarrestabile del livello culturale dei cittadini, dell'indifferenza della gente, degli effetti devastanti della disoccupazione, della distruzione delle risorse naturali, della recessione e della sempre peggiore qualità della vita. "Un progetto messo in atto per ridurre i cittadini in schiavitu', per favorire pochi a danno dei molti". In questo quadro la menzogna del neocapitalismo, la ricchezza non ridistribuita, la mancanza di politiche opportune. "16 pagine quelle del testo costituzionale nelle quali ci svenderanno. Una svendita totale del territorio italiano e dei cittadini italiani. Perché Renzi vuole porre in essere questa costituzione ? Cosa nasconde in 16 pagine di testo per il referendum?". Si sofferma, poi, sulla propaganda al SI continua, quotidiana, a favore del governo quella del referendum, che non lascia spazio alcuno all'equivoco. Si chiede come può permettersi un governo di fare propaganda per il SI a suo favore . Una propaganda a favore del governo non dei cittadini. "Si vogliono abbreviare i tempi di approvazione delle leggi. Non è vero. Ci sono leggi, le più importanti, che per forza e modalità richiedono tempi lunghi e che non si possono modificare".  Rimarca più volte che le leggi che vuole il governo non sono a favore del popolo italiano, non giovano al popolo italiano. Parla della J.P.Morgan, dei due trattati internazionali e fa trasparire dalle sue parole la parola premeditato, scritto da altri, complotto. "Il totale sfaldamento temporale tra elezione dei deputati e nomina dei senatori, e poi quali senatori? Votazione dei senatori ad opera dei consiglieri regionali. Io immagino un senatore di grande statura morale , non uno a caso preso in consiglio regionale e comunale. Il senato inteso come vuole Renzi ha, strutturalmente, un profilo diverso da quello che dovrebbe essere. È un senato composto da consiglieri regionali e locali, come fanno a rappresentare l'Italia se sono locali? La verità è che si vuole, che il parlamento vuole, accentrare  i poteri in un solo uomo perché solo così l'economia può essere gestita e funzionare meglio. Così non sarà più il diritto a a dettare le regole dell'economia ma la finanzia, le banche, gli speculatori finanziari. L'annientamento dell'art. 138 della costituzione e una  legge elettorale a loro favore. Chi ha voluto questo referendum? L'ha voluto il governo, il Presidente del Consiglio. Ãˆ incostituzionale perché non è deputato a fare richiesta del referendum . Ãˆ incostituzionale non solo il governo ma anche la maggioranza parlamentare che lo ha eletto. La vera costituzione nasce da una rivoluzione culturale, dalla sovranità popolare". 

Cosi Mino Bottiglieri , consigliere comunale di Isernia, " i nuovi regionalsenatori e i sindaci senatori, nominati dai partiti e non più dai cittadini, guadagnano l'immunità, non potranno più essere intercettati, perquisiti, controllati, caos in parlamento: le leggi le faranno ancora due camere ma con tanti procedimenti in più e questa non è semplificare! Con la riforma avremo senatori part time, sindaci part time, consiglieri regionali part time ma tutti pagati full time! " Antonio Federico e Patrizia Manzo, consiglieri regionali del Molise concordi nel sottolineare che occorre rispetto e chiarezza per i cittadini, un saluto al prof. Maddalena, ringraziandolo della presenza e della sua capacità di "raccontare" la costituzione." Siamo chiamati a difendere la nostra costituzione da un Governo che non ci sta tutelando. Difendere i principi sul nostro territorio. Far sentire la nostra voce, farci ascoltare da chi poco ci rappresenta. È necessario incidere sulle scelte dei governi attraverso le iniziative popolari perche' con questa riforma vogliono annientarci. Sostengono che daranno più forza ai cittadini, invece non è così. Il popolo non avra' lo stesso potere di prima neanche nel raccogliere le firme per un referendum. Verrebbero infatti triplicate  le firme da raccogliere per presentare una proposta di legge popolare. Un Parlamento sempre più lontano dai nostri bisogni. Stanno cercando di privatizzare i beni comuni che appartengono a noi cittadini e toglierci tutti i poteri ". Oreste Scurti noto avvocato isernino, attivista nel movimento 5 stelle, ringraziando per la presenza il prof. Maddalena, conoscendo il "mondo" giuridico e costituzionale, pone, invece, delle domande. " Con questa riforma vengono intaccati i principi fondamentali della costituzione?  Ãˆ incostituzionale?   È iniziato, dunque, un processo di privatizzazione del Parlamento?" A queste Maddalena risponde che si vengono intaccati , e' incostituzionale ma c'è di più. Inizia un vero e proprio processo di privatizzazione dell'amministrazione, una forma di privatizzazione dei beni collettivi e dei poteri. Sottolinea poi, l'empatia creatasi con l'avvocato Scurti, " con lui una comunione di ideali, di professione e di azione". 

 

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