Consiglio Comunale di Isernia, due i punti all’ordine del giorno: primo punto, ampiamente discusso e ancora una volta motivo di scontro, quello delle incertezze e criticita’ riguardanti l’ospedale Veneziale di Isernia, interventi finalizzati a evitare il ridimensionamento della struttura. Secondo punto, nomina commissione straordinaria per la revisione dello Statuto, poco discusso e che ha visto eletti Salvatore Azzolini, Nicola Moscato e Gianni Fantozzi per la maggioranza. Stefano Testa, Rita Formichelli e Roberto Di Baggio per la minoranza. Si chiede, dopo un’animata discussione e l’abbandono dell’aula da parte della minoranza, un documento che impegna il primo cittadino d’Apollonio a convocare un’assemblea dei Sindaci per stabilire iniziative comuni a sostegno dell’autonomia gestionale e funzionale del Veneziale. Il Consiglio comunale si spacca, quindi, ancora una volta, senza trovare un accordo. L’opposizione, infatti, in mancanza di documentazione sui piani sanitari, chiede un confronto con esperti del settore, con il commissario ad acta Paolo Frattura e il rinvio al 20 ottobre. La maggioranza in Consiglio comunale conferisce mandato al Sindaco affinché riporti alla Regione le istanze della cittadinanza di Isernia in tema di salute e chieda subito la convocazione della Conferenza dei Sindaci della Provincia di Isernia. Urgente coordinare e rafforzare tutte le possibili iniziative con l’aiuto di esperti del settore. Apre la seduta Giuseppe Lombardozzi chiedendo a tutti di dare priorita’, data l’importanza, alle criticità e incertezze sulla sanita’. Il Sindaco Giacomo d'Apollonio interviene per introdurre ed evidenziare l'esigenza di entrare subito nel merito della difesa dell'ospedale di Isernia e dei cittadini tutti, compresa la provincia, “numerose le manifestazione a cui mai sono seguiti fatti concreti. Ora è il momento di definire. Isernia, Venafro e altri ospedali della nostra Regione vanno difesi. I tagli renderanno la situazione ancor più difficile ecco perché dobbiamo scendere in campo e difendere i nostri ospedali. Unità operative complesse che scendono di livello, perdita di servizi e tutto questo viene messo a rischio a danno dei cittadini. Possiamo e dobbiamo lanciare un messaggio forte della e alla nostra Regione perché si batta per la difesa della sanità . Auspichiamo, pertanto, una collaborazione concreta con i Sindaci di tutto il territorio, uniti, coesi, e con l’aiuto di figure specializzate, discutere di sanità. Un segnale forte per far capire la nostra posizione unanime”. Il Consiglio ha visto numerosi gli interventi da parte di esponenti di entrambi gli schieramenti. La parola passa, subito dopo il Sindaco, ai consiglieri; Dott.ssa Rita di Pilla della maggioranza, “le novità che ci giungono non sono positive , l'ospedale di Agnone pare sia l'unico che, in quanto in situazione disagiata, si sia salvato anche se penalizzato perché i posti sono ridotti e con personale medico a turno proveniente da Isernia. Più preoccupante è la situazione di Isernia . Allo stato attuale accadrà che l'emodinamica e la stoke unit verranno trasferite a Termoli . La sanità non è un'azienda privata e la politica di trasferire tutto a Campobasso non ripaga e non risolve. Il paziente non è merce. La politica sanitaria che questo governo regionale sta attuando e’ una politica antisociale. Dobbiamo essere uniti e fare fronte comune. Vogliamo che Isernia rimanga un DEA di primo livello con Direzione Sanitaria”. Subito replica Giovancarmine Mancini della minoranza, e dice “ sono molto deluso perché in questo consiglio non si può parlare di sanità senza il Presidente Frattura che la sta massacrando e non e’ qui . Se tra voi c'è lo sponsor della sanità privata come possiamo parlare di sanità pubblica in questo consiglio comunale? Non serve qui votare documenti che non hanno valore perche’siete prigionieri di una sanità privata. Come tali, quindi, come potete combattere la pubblica? Abbandonero’ l'aula mentre votate questo documento”. Queste le parole e le dichiarazioni di voto di Mancini mentre incalza Rita Formichelli, sempre della minoranza, spostando la discussione su un altro fronte e sostenendo, “ il piano operativo sanitario non è un mistero e’ sul sito e approvato. Quello che oggi si discute e’ l'atto del piano aziendale. Le motivazioni per cui la sanità si è ridotta così a chi sono attribuite? A Iorio, a Frattura , ai cittadini? Basta con le polemiche passiamo ora al piano aziendale e alla gestione delle risorse. Quello che noi dobbiamo pretendere e’ la salute dei cittadini. Un ospedale potenziato. Cosa vogliamo un ospedale che ci tuteli o vogliamo far finta di non vedere alcune situazioni presenti in esso? Con quale personale si gestiscono reparti ? C'è carenza di personale e di servizi e non sono stati fatti investimenti sulla diagnostica. Un ospedale quello di Isernia, dunque, verso un forte declassamento”. Un Consiglio che ha deliberato un documento che sarà inviato al governatore Paolo Frattura e all’Asrem perche’ entro la fine del mese di ottobre la Regione e l'Azienda sanitaria del Molise procederanno all'approvazione del Piano operativo sanitario speciale e del consequenziale Atto Aziendale di riorganizzazione della sanità e sui contenuti degli stessi. Preoccupazione tra il personale sanitario e tra i cittadini. L’incontro richiesto si rende urgente per acquisire informazioni, fare proposte alternative riorganizzative che non danneggino la città e i servizi sanitari, soprattutto quelli legati all'emergenza.