I consiglieri comunali di minoranza e i rappresentanti dei partiti d'opposizione hanno tenuto, questa mattina, in piazza Santa Brigida, una conferenza stampa sulla compravendita dell'area della stazione ferroviaria; una questione dibattuta ormai da mesi.
L'incontro con gli organi d'informazione è stato aperto da Marcello Veneziale il quale, dopo aver evidenziato che la Convenzione approvata lo scorso 30 novembre attende ancora d'essere firmata, ha ribadito che le opposizioni sono contrarie ad una cessione delle aree a privati, per almeno tre aspetti: al fine di scongiurare una nuova cementificazione; allo scopo di non vanificare l'opportunità di collegare, finalmente, le due parti della città, da sempre separate dalla strada ferrata; per non privare di altri spazi liberi una zona già sovraccarica di edifici. Veneziale ha anche ricordato il ricorso al Capo dello Stato prodotto da alcuni cittadini.
Maria Teresa D'Achille ha affermato che è indispensabile che i terreni vengano acquistati dal Comune. Ci sono le condizioni perché ciò accada, fatta inclusa la disponibilità della società Sistemi Urbani.
Alberto Gentile ha posto l'accento sui costi dell'operazione di compravendita, che il bando delle Ferrovie, in assenza di possibilità edificatoria, quantifica in una somma molto superiore a quella del valore reale.
Sono poi intervenuti Luciano Sposato, Alfonso Di Iorio, Edmondo Angelaccio e Cosmo Tedeschi, i quali hanno tutti sostenuto che è fondamentale per la città che l'area venga acquisita dall'amministrazione comunale e non lasciata alle speculazioni edilizie dei privati.