Decine di articoli su quotidiani nazionali, libri, denunce pubbliche della magistratura contabile sui vizi e le "anomalie" delle amministrazioni del Molise, ma pochissime inchieste concentrate per lo piu' sul Basso Molise: l'Osservatorio molisano sulla legalita' scrive al procuratore generale presso la Corte di Appello di Campobasso, Silvano Mazzetti, per segnalare le discrasie della giustizia nella regione. L'Oml rileva che, a Giugno del 2010, il 60% dei procedimenti penali facevano capo alla procura di Larino 50 comuni), peraltro con gravi carenze di organico, e la restante parte alle sedi giudiziarie di Isernia e Campobasso, che contano piu' del doppio dei comuni e della popolazione. "Si puo' pensare - si legge in una nota - che i molisani del Basso Molise sono, per costituzione, indole, temperamento, maggiormente portati a delinquere rispetto al resto dei corregionali? Il Procuratore regionale della Corte dei conti, Francesco Paolo Romanelli ha parlato di gestioni poltico-clientelari e di parentopoli, mentre il Presidente della Sezione Giurisdizionale per la Regione Molise della Corte dei Conti, Tommaso Miele ha stigmatizzato, per l'ennesima volta e con altrettanta assoluta fermezza, il comportamento pervicacemente inadempiente ed omissivo tenuto dalla Regione Molise, nel fornire la documentazione sull'acquisto di prodotti derivati per oltre 250 mln di euro. L'associazione elenca una serie di fatti che hanno comportato l'apertura di diverse inchieste, di cui pero' "si ignora se i termini di indagini siano scaduti o si profili la prescrizione per gli ipotizzabili reati. "Non si puo' dare ai cittadini l'impressione - conclude l'associazione - che le diverse Procure adottino pesi e misure differenti, o che abbiano un diverso concetto dell'obbligatorietà dell'azione penale. Al bando "i porti delle nebbie". Come cittadini molisani abbiamo il diritto di sperare in un futuro di legalita' e giustizia per la nostra regione".