Partecipa a Isernia Oggi

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Consiglio regionale luogo di attacco a politica e giornalisti: il presidente Micone chiede sicurezza, la consigliera Matteo lo appoggia

Condividi su:

Nell'ultima seduta di consiglio regionale, in occasione della manifestazione sulla sanità, ci sono state forti proteste all'indirizzo del sottosegretario Quintino Pallante. Persino una nostra collega di primo piano Molise, Rita Iacobucci, è stata oggetto di pesanti attacchi da parte dei lavoratori della formazione professionale.

Per questo motivo il Presidente Micone ha  voluto porre all’attenzione della Conferenza la problematica della sicurezza di accesso al Consiglio regionale nel corso delle sue sedute. Micone ha riferito delle interlocuzioni aperte con la Questura di Campobasso per assicurare l’ordine pubblico in occasione delle riunioni dell’Assemblea regionale.

Ci stiamo confrontando con i responsabili dell’ordine pubblico locale, nel caso la Questura, per trovare soluzioni idonee a consentire da un lato il pieno espletamento del sacrosanto diritto di cittadini ed associazioni di manifestare il proprio pensiero nei pressi della massima istituzione assembleare regionale, e dall’altro di assicurare un libero e sicuro accesso a Presidenti e Consiglieri a Palazzo D’Aimmo, nonchè a tenere in esso regolari sedute senza interruzioni inappropriate come accaduto in passato”.

Il Presidente poi, ricordando che già dalla seduta di ieri si è deciso con le Forze dell’Ordine competenti di far svolgere le manifestazioni fuori dal perimetro di Palazzo D’Aimmo, ha condiviso la volontà di rivedere, insieme all’Ufficio di Presidenza, il Regolamento di accesso all’area dell’Aula consiliare riservata al pubblico e ai giornalisti, garantendo sia la possibilità dei cittadini che ne avranno interesse di seguire i lavori dell’Assise (ovviamente nei limiti della capienza degli spazi), ma anche assicurando un controllo dell’identità degli stessi ai fini della sicurezza singola e collettiva di ciascun esponente istituzionale ed ad ogni operatore amministrativo, dell’informazione e della stessa società civile impegnato a vario titolo e modo nella seduta consiliare. 

In favore del presidente Micone e della collega Iacobucci si è espressa anche la capogruppo di Orgoglio Molise Paola Matteo. "Esprimo anch’io solidarietà alla giornalista Rita Iacobucci. Comprendendo lo stato d’animo di tutti i cittadini che rappresentano, legittimamente e nel luogo appropriato quale è il Consiglio regionale, preoccupazioni e insofferenza per la propria situazione lavorativa, non condivido le esasperazioni sotto forma di aggressioni e offese sul piano personale e professionale. Men che meno nei confronti delle donne che, in un mondo che non è ancora paritario, faticano spesso più del dovuto per essere pronte e competitive. La libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero è un punto fermo della nostra Costituzione, così come il pluralismo dell’informazione è un principio cardine del nostro ordinamento democratico. Entrambi non possono né devono essere violati.

Condivido perciò l’orientamento del Presidente del Consiglio Salvatore Micone che porterà in Ufficio di Presidenza la questione dell’accesso sicuro all’Aula consiliare. Con i colleghi componenti dell’Ufficio di Presidenza, ci impegneremo affinché sia trovata la soluzione migliore per contemperare le esigenze proprie di un’Assemblea legislativa pubblica con quelle della sicurezza di tutti".

Anche noi di altomolise.net esprimiamo, come di consueto, solidarietà alla collega attaccata. E alle istituzioni che non vengono messe in grado di svolgere le proprie funzioni. Protesta va bene ma mai centrare obiettivi sbagliati come chi fa informazione. 

Condividi su:

Seguici su Facebook