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GLI STUDENTI MOLISANI INCONTRANO AMATO

" La vostra solidarietà salverà l'Europa"

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di LUCIA LOZZI 

La scuola incontra lo Stato, Amato incontra gli studenti molisani in modo semplice, diretto, a tratti spiritoso, ironico, Strappa applausi per la sua simpatia e sensibilità ai tanti temi trattati e la sua spontaneità rende i concetti chiari, comprensibili nella sua complessità. All'auditorium Re d'Italia ad Isernia, la Sabatini, i dirigenti, Le istituzioni a livello comunale, provinciale e regionale e loro, le scuole, gli alunni il centro, il fulcro di tutti i discorsi di Amato . Il futuro. Un futuro incerto ma da affrontare, in cui le diversità, l'incontro tra le culture deve rappresentare ed essere integrazione è sinonimo di civiltà di un paese avanzato. L'Erasmus di certo fa loro sperimentare culture, ambiti e lingue diverse ma da queste esperienze i giovani devono trarre linfa vitale per costruire il futuro in Europa. Amato  ha raccomandato loro," Il liceo classico, la storia dell'arte , gli stili architettonici sono il frutto di tanti stili che si fondono insieme, coltivateli, non abbandonatene lo studio". Il Presidente ha sottolineato, inoltre,  l'importanza della lingua italiana, l'ha definita uno straordinario spettacolo e ha fatto riflettere sulla domanda," perché il padrone vince e l'operaio perde? Perché sa mille parole parole di più!" Ed ecco che l'italiano, la nostra lingua, il nostro ricco vocabolario acquista un'importanza eccezionale e la padronanza di linguaggio apre la porta alle occasioni . Si sofferma ancora su particolari qualità dell'essere italiani, la nostra cucina, i nostri prodotti famosi nel mondo che si mescolano, in modo mirabile con i sapori, colori e odori di tutto il mondo, come ad evidenziare che anche da questo si fa integrazione. Grande patrimonio. L'Europa il centro dei suoi discorsi, l'iidea di Europa come partecipazione dei cittadini liberi. " L'Europa sarà viva, sarà luce, fino a quando sarà capace di arricchire la sua cultura attraverso l'integrazione , quando verrà meno questa attività la luce si spegnerà . Avete fatto caso che un po di anni fa si affermava: il futuro dell'Europa, dove va l'Europa, fare per l'Europa. Oggi ci si interroga invece:  C'è un futuro per l'Europa? . Questo perché regna un momento di incertezza, di debolezza che non deve esistere . Bisogna essere uniti nelle diversità, anche di genere. Forse le diversità sono più forti dell'Unione Europea? Cosa ci sta succedendo"? Questi gli interrogativi a cui ha risposto con un semplice paragone. Ha portato l'esempio di "due amici che lo sono fino a quando uno di loro ha debiti. Allora per paura di rimetterci, l'amico sparisce per cedere all'egoismo del portafoglio. Quando ci sono dei problemi in un rapporto di amicizia non si scappa, ci si aiuta. L'Europa non si farà tutta in una volta ma, passo dopo passo, via via che si consoliderà la solidarietà degli europei, che ci si convincerà che si può stare insieme mettendo in comune e aiutandosi. Ci siamo dotati della stessa moneta, uno dei segni massimi della solidarietà, ma, essendo la valuta unica un bene comune, il comportamento di ognuno degli Stati è importante e grava sull'altro. Questo implica che quando emerge l'esigenza di aiutarsi, perché particolarmente indebitati, bisogna farlo senza diffidenza ma, è anche vero che ciascuno deve pagare i propri debiti." Ha toccato, inoltre, il tema dell'immigrazione sostenendo," color che sono contro l'immigrati sono anche contro l'Europa perché l'Europa e il simbolo dell'accoglienza. Il terrorismo lo possiamo fronteggiare  nel proprio territorio solo se tutti insieme con l' Europa collaboriamo. E così i flussi di immigrazione. Non posso io Stato fare tutto da solo. Immaginate se l'Italia fosse sola. Quale sarebbe il suo peso rispetto a Stati più forti di noi? E' come presentarsi con una squadra piccola contro una nazionale. Come uscirne quindi?  Con il calore della solidarietà! il senso dell'unità e nelle nostre diversità. Fin quando ci sara' questo tipo di europeisti allora  ci sarà una forza europea". L'ambiente , la vivibilità del pianeta, tanti i temi trattati in una sala attenta e "vivace", la stessa vivacità tipica dei ragazzi adolescenti che non si riesce a tenere fermi ma che erano lì partecipi con gli applausi. A loro, infatti, si è rivolto. "Lavorare sulle nuove generazioni per avere un Europa unita. Cosa vedo in voi che vi differenzia dai "vecchi", intesi come generazioni? La parte emotiva! Voi giovani avete ragione nell'evidenziare le difficoltà ma sappiate che conta molto la parte emotiva, il sentimento che si ha verso l'altro che non è dettato dalla ragione ma dalla spontaneità a prescindere dal colore della pelle, della religione, della lingua. Ho notato nei giovani un sentimento di naturale solidarietà con un pari che vive un'ingiustizia. Voi giovani avete uno spirito corporativo e tendete a difendervi tra di voi, cosa che non hanno fatto le generazioni precedenti. Voi non fate differenze in base al colore di pelle. Voi fate amicizia e basta, decidete con chi parlare e chi vi piace a prescindere dalle diversità". Vogliamo essere cittadini europei ma ci teniamo anche a essere italiani. " le decisione che riguardano tutti non possiamo affidarle ai soli parlamenti locali. Il Parlamento Europeo è più democratico e ha più forza quando si sta tutti insieme. Ci stiamo chiudendo, stiamo facendo prevalere il profilo nazionale su quello comune". Ci lascia, dunque, con questo spirito il giudice costituzionale Amato e, rispondendo alle domande dei ragazzi dice: "dovete fidarvi gli uni degli altri, e così l'Europa" .

 

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