di Lucia Lozzi
Queste le affermazioni della minoranza in una conferenza stampa convocata d’urgenza al Comune di Isernia. A meno di un giorno dalla stessa ancora tesi gli animi e non si placano le polemiche, le dichiarazioni e i commenti tra esponenti del mondo politico e del mondo sociale. Dichiarazioni in conferenza, decisamente, al vetriolo quelle della minoranza che “riscalda i motori” per un via dal sapore di sfida. Rispediscono, dunque, ai mittenti le accuse di irresponsabilità per aver abbandonato l'aula durante l'ultimo consiglio comunale in cui tema scottante era la sanità e un documento da condividere. Quest’ultimo, appunto, ha destato polemiche perche’, a detta della minoranza, non condiviso, poco chiaro negli intenti e interessi. Nessun gesto di irresponsabilità da parte della minoranza ma un chiaro messaggio, " non accettiamo lezioni di morale da chi non può darne e da chi propone un documento non corretto. Un ordine del giorno generico, "fumo" negli occhi dei cittadini per procurarsi voti".
Rita Formichelli non ci sta! Chiede rispetto per la dignità delle persone, per la minoranza come persone competenti e professionali, per i cittadini come detentori di doveri si ma anche diritti e tra questi il diritto alla salute. "Rigettiamo tutte le accuse sul nostro senso di irresponsabilità . Con questa conferenza, vogliamo far capire ai cittadini cosa è successo. Il Sindaco D'Apollonio ha ritenuto doveroso far votare un documento in l'aula il cui fine era dare voce alla città di Isernia nei confronti di un governo regionale sordo. Noi della minoranza non l'abbiamo votato e abbiamo abbandonato l'aula perché ci è stato presentato un documento che non ha nessun valore in quanto il piano è già pubblicato basta leggerlo. Non ci sono, tra l’altro le premesse perche’entro fine mese viene posto in pratica anche l'atto aziendale. Il documento dal tono di supplica alla Regione e ai Sindaci dei Comuni non ha senso di esistere. Quando si va a discutere di sanita’, in un contesto come quello di un consiglio comunale, bisogna prima che chi rappresenta la sanita’alla Regione ci sia e, non ultimo, e’ necessario possedere competenze e conoscenze. Ci siamo trovati invece, nostro malgrado, davanti a persone che neanche hanno letto il piano sanitario, nessuno di loro sapeva neanche dove era pubblicato il piano operativo sanitario su Google e che si sono rifiutate di capire che volevamo il bene della gente, il potenziamento dell'ospedale in funzione della salute, vogliamo una sanità efficiente. Questa è una politica indolente, incompetente, sia a livello regionale che comunale. Ecco perché abbiamo abbandonato l'aula. Aggiungo, inoltre, che non abbiamo potuto visionare prima il loro documento e non siamo stati coinvolti. Non basta una marcia della pace a cui partecipa un Sindaco. Egli deve salire altre scale per agire. Mi aspettavo anche un atto di forza e ordine in consiglio ma non c'è stato. Non c'è da parte dell'amministrazione comunale di Isernia ne’ competenza, ne’voglia di fare”.
Dello stesso parere Raimondo Fabrizio il quale in modo chiaro ed inequivocabile ha confermato quanto della Formichelli e aggiunto, “ l'ospedale di Isernia non funziona. Questa conferenza stampa e’ stata da noi convocata per spiegare il nostro gesto di abbandonare l'aula. L'abbiamo fatto perche’ rigettiamo tutte le accuse di ogni colpa da parte nostra. Ci aspettavamo persone competenti e volevamo capire di piu’di un documento poco chiaro ma non ci e’ stata data la possibilita non perché non l'abbiamo, inoltre, due elementi stessi della maggioranza hanno discusso e non l'hanno neanche votato. Noi non facciamo “comunella” con nessuno, né ci prestiamo a strumentalizzazioni. Finalmente abbiamo una Forza Italia libera, ora andiamo avanti. Finalmente possiamo lottare in modo libero e tutte le accuse le rispediamo al mittente. Vogliamo difendere il nostro ospedale di Isernia e siamo decisi ad andare avanti”.
Cosi a seguire tutti gli interventi in modo da far capire la comunione di intenti, idee e azioni. Enzo di Luozzo, “Se avessimo vinto con Rita Formichelli a quest'ora il primo punto e azione sarebbe stata la sanità. Invece, dopo mesi di inattivita’ e inefficienza, mesi di incontri in giunta, consigli comunali, non è stato fatto niente. Avremmo anche nominato tecnici esperti per gestire la situazione perche’cio che vogliamo e’la qualita’ della nostra sanita’. Ci autotasseremo per verificare con persone competenti il piano e la situazione”. Mai come ora siamo tutti d'accordo nel combattere insieme”.
Non poteva non esprimersi anche il movimento cinque stelle con Mino Bottiglieri il quale, con il modo pacato e serafico che lo contraddistingue e che spesso lo porta a continue interruzioni del discorso, sostiene chiaramente il suo pensiero, “noi non siamo rispettati e coinvolti. Nel documento del Sindaco c'erano richieste assurde. Ci toglieranno tutte le unità complesse. Era, inoltre, una chiara supplica alla Regione e noi, e sia chiaro, non supplichiamo nessuno anzi, pretendiamo che si metta in ordine la sanità e si tutelano i cittadini in nome di un diritto non del Dio consenso solo per non inficiare la propria posizione politica. Il nostro atteggiamento è stato definito poco edificante e incomprensibile. Niente di piu’ sbagliato. Questo spettacolo lo hanno messo in piedi due esponenti della maggioranza e non della minoranza mentre il Sindaco non e’ intervenuto nel suo ruolo”.
Roberto di Pasquale in linea con loro, “noi non ci stiamo giustificando, siamo stati costretti a convocare la conferenza stampa perché dobbiamo chiarire alcuni punti. Siamo stati chiamati a votare un documento della sanità che non aveva alcun valore a piano approvato, un documento copiato. Non ci si ricorda di parlare del documento all'ultimo momento ma bisogna farlo prima nelle commissioni. Studiarlo insieme prima non portarlo in consiglio gia’ confezionato, pieno di imprecisioni e suppliche, ma stiamo scherzando! Noi vogliamo un incontro con tecnici esperti sulla sanità e con loro, la citta e il consiglio discutere il piano. Un Sindaco che convoca un consiglio comunale così importante per la sanità deve venire almeno in aula con esperti. Il problema è che non sono competenti nella maggioranza. Il documento è arrivato "dall'alto", è chiaro, evidente e di parte. Noi chiediamo al Sindaco un udienza conoscitiva. Abbiamo già pronto un documento dove si riportano pareri esperti della sanità e vogliamo confrontarci”.
E cosi tutti gli interventi. Un susseguirsi di affermazioni decise, irremovibili, “andremo avanti per il bene della citta’”.
Ma quale citta’ chiedono i cittadini, i padri, le madri, i nonni di ragazzi che arrivano a 18 anni e un giorno per poi “scappare via”, andare via il piu’ lontano possibile da quella che prima o poi sara’ anche la miseria? Ma di quale citta’parliamo quando i nostri negozi sono vuoti, le attivita’ chiudono e il lavoro non c’e’? Quando gli ammortizzatori sociali sono l’unico “elemento” di dignita’ rimasto, e ancora per poco, perche’ il solo bussare alla porta del politico di turno, se mai ancora possibile , l’ha tolta la dignita’? Ebbene, se provate tutti ad uscire veramente dalla situazione di stallo che si e’venuta a creare negli ultimi anni e, senza colori, bandiere e discussioni, tutti, ritornate nelle piazze a parlare con i cittadini, ve la daranno loro una risposta e una soluzione. Intanto, chiederebbero di comunicare, confrontarvi, discutere insieme senza litigare, (lo fanno sui social), perche’ se vi hanno votato, tutti, e’ perche’ credevano di cambiare e di dare un’amministrazione stabile alla citta’. Poi, e non ultimo perche’ la lista e’ lunga e ci “impegneremo a far sentire anche le loro voci”, chiederebbero piccole, poche cose per gestire le loro traballanti famiglie. Considerando che e’ dovere di tutti coloro che rappresentano le istituzioni dedicare la propria azione alla salvaguardia e alla crescita della citta’, del benessere dei cittadini, dei luoghi di socialita', di cura e di confronto, ferma nella convinzione che senza la partecipazione di tutti e senza la responsabilizzazione di tutti non si produrrà quel cambiamento che oggi si rende necessario per un’inversione di tendenza a livello locale e globale, che veda al centro delle politiche le persone, con i loro diritti, doveri e le loro istanze, un assunzione di responsabilta’ si chiede immediata a tutti, nessuno escluso. E' la citta che lo chiede. Oggi non ci possiamo piu’ permettere, istituzioni e cittadini, di alzare barriere laddove le priorita’ sono altre. Questo vale per la maggioranza, la minoranza, i cittadini tutti, nessuno escluso. Ma veramente pensate che il silenzio della gente corrisponda ad accettazione dello stato di cose? Perche’ non chiedersi, invece, se tale silenzio corrisponde a pensieri ben piu grandi…. come per esempio, far crescere i propri figli dato che in molti casi, Isernia fa testo, neanche i genitori hanno piu’ lavoro. E allora bene che dalle discussioni, anche in modi aspri e polemici, nascano le idee, il confronto e la volonta’ di percorrere insieme il cammino perche’tanto, dopo il referendum, potremmo, in caso di esito, anche non essere piu’ noi locali a decidere, (vedi revisione del Titolo V della parte II della Costituzione).