di Lucia Lozzi
Anche il Molise dice NO alla guerra con la Marcia della Pace ad Assisi. La Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali ha sottoscritto il protocollo d'intesa con il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace eha partecipato alla Marcia che si e' mossa da Perugia ad Assisi per ribadire i valori fondamentali della persona, dei diritti umani quali la giustizia, la democrazia, la legalità, la solidarietà e il dialogo tra i popoli di tutto il mondo. Anche il Molise, dunque, ha fatto la sua parte, con l'adesione votata all'unanimità dal Consiglio regionale alla Marcia della pace 2016 e la piena partecipazione e coinvolgimento di tutte le 136 comunità regionali e il mondo della scuola. Tutti insieme oggi ad Assisi per dire NO alla guerra, SI alla pace, rispolverando le parole del presidente Kennedy che dobbiamo sentire nostre, "l'umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra porrà fine all'umanità". L'Assemblea plenaria della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, riunita oggi ad Assisi, aveva discusso atti e programmi per l'attività futura ed approvato il rinnovo del protocollo di intesa con il “Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani. Siglato anche un documento di solidarietà alla causa Saharawi che chiede il rispetto della risoluzione dell’Onu attraverso un’azione precisa del nostro Governo durante il mandato al Consiglio di sicurezza. Particolarmente positivo l'accoglimento da parte dI tutti i Presidenti delle Regioni di rinnovare il protocollo di intesa con il Coordinamento degli enti locali per la pace. Su questi temi le Assemblee regionali italiane saranno impegnate con iniziative specifiche, visto che è indispensabile continuare a lavorare sull'educazione alla pace nel mondo della scuola. Il documento che rinnova il protocollo di intesa con il Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani impegna i firmatari a promuovere, in particolare tra i giovani, la diffusione della cultura della pace e dei diritti umani, della legalità e della solidarietà, della giustizia e della cittadinanza democratica e a tal fine, organizzare, congiuntamente, un seminario nazionale di riflessione sul ruolo delle Regioni per la promozione della cultura della pace. Promuovere il programma nazionale 'La mia scuola per la pace" teso a favorire l’inserimento nei programmi di tutte le scuole di percorsi didattici di educazione alla pace e alla cittadinanza globale, a partire dal programma 'Dalla Grande Guerra alla Grande Pace 2014-2018' e dal programma 2016-2017 'Proteggiamo la nostra casa'. Sostegno, inoltre, per la campagna nazionale del Coordinamento per la realizzazione degli 'Obiettivi di Sviluppo Sostenibile' definiti nel 2015 dalle Nazioni Unite. Promuovere il programma nazionale e riaccendere la luce della speranza per costruire la pace e la fratellanza tra i popoli del Mediterraneo e del Medio Oriente, l'obiettivo e l'auspicio.La marcia per la PACE a ribadirlo concretamente. L'impegno firmato mira all’adozione da parte degli organizzatori e dei soggetti promotori di un documento comune di solidarietà alla causa Saharawi e alla richiesta di ottemperamento alla risoluzione dell’ONU attraverso un’azione precisa del nostro Governo durante il mandato al Consiglio di sicurezza. A partire dal 1° gennaio 2017 l’Italia siederà per un anno tra i membri non permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e si troverà a partecipare in prima persona alla redazione, discussione e successiva approvazione di una nuova risoluzione sul Sahara occidentale. MP/TB. un mometo, quello di oggi, di grande condivisione degli obiettivi e degli impegni, una partecipazione sentita e vissuta come momento di incontro, confronto e di un battaglia da vincere insieme.