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Provincia di Isernia, i dipendenti salvano l'ente dal default

Per poter approvare il bilancio hanno rinunciato al 20 per cento della componente accessoria dello stipendio

redazione
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La Giunta provinciale di Isernia ha approvato il bilancio di previsione 2013. Il documento contabile ora dovrà passare al vaglio del Consiglio provinciale in programma per il prossimo 5 dicembre. A fronte dei tagli di trasferimenti finanziari per oltre 3 milioni e 600mila euro da parte dello Stato, l'ente ha dovuto effettuare tutta una serie di tagli per far quadrare il bilancio. Il primo ha riguardato lo sgombero neve. L'avanzo di amministrazione solitamente usato negli anni scorsi a questo scopo è stato destinato al bilancio di previsione.  Altre risorse sono state reperite, invece, tagliando sui servizi. Ma ciò non è bastato e, così, i vertici dell'ente di via Berta hanno dovuto adottare anche altri tagli che vanno a incidere direttamente sulle retribuzioni dei dipendenti, dei dirigenti e dei politici e che finiranno nel bilancio con un importo complessivo pari a oltre 150mila euro. Ma vediamo in che cosa consistono: ai dipendenti, dopo un accordo siglato tra Rsu, sindacati e dirigenza, verrà tagliata, per un importo pari al venti per cento, la componente accessoria dello stipendio calcolata su base annuale. Contribuiranno così, complessivamente, a ripianare il bilancio per un importo pari, secondo le stime circolate nelle ultime ore, a oltre 111mila euro. I quattro dirigenti dell'ente, compreso il segretario generale, hanno, invece, deciso di ridursi il bonus loro assegnati su base annuale per una percentuale pari al 30 per cento, producendo così un risparmio che dovrebbe attestarsi intorno ai 30 mila euro. A contribuire in maniera minore saranno, invece, i politici dell'ente che hanno deciso di ridursi le indennità del 20 per cento ma solo per i mesi di Novembre e Dicembre di quest'anno ma che hanno assicurato, verbalmente, che applicheranno tale misura anche nei mesi che restano da qui alla fine della Consiliatura (giugno 2014). In ogni caso, Presidente della Giunta Provinciale, del Consiglio e gli otto assessori produrranno un risparmio di circa 11mila euro che finiranno nel bilancio. In sostanza, sui complessivi 150mila euro di tagli a pagare il prezzo maggiore per salvare la Provincia dal dissesto saranno proprio gli impiegati e i dirigenti dell'ente. 

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