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Provincia di Isernia nuovamente a rischio, potrebbe essere accorpata a quella di Campobasso

redazione
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Trecentocinquantamila abitanti, tremila chilometri quadrati di estensione territoriale e cinquanta Comuni. Questi i tre parametri che sono necessari per permettere la sopravvivenza delle Province. Parametri che sono stati stabiliti dal Governo e l’Upi in una proposta per procedere a una razionalizzazione di questi enti e che vedrebbe scomparire la Provincia di Isernia. L’ente di via Berta, infatti, non riuscirebbe a rispettare due di questi tre ‘paletti’. Infatti, ha una popolazione di poco più di 87mila residenti e in’estensione territoriale appena superiore ai1500 chilometriquadrati. Rispetterebbe, invece, solo il ‘tetto’ minimo relativo ai Comuni (ne ha 52). La riforma prevede, allo stesso tempo, che rimarrebbero in vita le Province che non rispettano questi parametri ma che sono capoluogo di Regione. Dunque, in Molise resterebbe solo la Provincia di Campobasso che accorperebbe quella di Isernia, ritornando alla situazione esistente prima del 1970 (anno di isitituzione dell’ente di Via Berta). Questa proposta rientrerebbe nell’ambito dei tagli alla spesa pubblica che sta attuando il Governo Monti attraverso la spending review (revisione della spesa pubblica) attraverso la quale l’esecutivo tecnico spera di recuperare le risorse necessarie per evitare l’ulteriore aumento dell’Iva di due punti percentuali a Novembre. Il Governo, secondo quanto riportato anche dai giornali nazionali, vorrebbe dunque accelerare i tempi e portare in porto la riforma già entro la fine dell’anno, dimezzando il numero delle Province che, dalle attuali 107, passerebbero a 54.

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