Campobasso - "La proclamazione di Michele Iorio alla presidenza della regione Molise e' avvenuta senza dati certi, per questo ne chiederemo l'annullamento". Il centrosinistra preannuncia il ricorso al Tar per azzerare i vertici dell'ente ed accertare in via definitiva l'esito delle elezioni del 16 e 17 Ottobre scorsi.
Sulla competizione elettorale si dovranno, dunque, pronunciare i tribunali, considerando che le Commissioni elettorali di Isernia e Campobasso, pur ammettendo la presenza di "incongruita'" in diverse sezioni, si sono dichiarate incompetenti a riaprire le urne, come riportato nel verbale dell'ufficio elettorale di Isernia, che ha respinto l'istanza del centrosinistra per ricontrollare le schede.
Nel testo si legge che "qualora le tabelle di scrutinio aperte sono risultate corrispondenti ai verbali di operazioni di voto, cosi' trovando conferma le incongruenze ivi rinvenute", ovvero gli stessi dati "incongruenti" sono stati riscontrati sia nei tabulati dello spoglio sia nei verbali, la commissione ha ritenuto di "non poter far altro che prendere atto delle risultanze definitivamente emerse, esulando dalle attribuzioni dell'Ufficio l'apporto di eventuali correzioni e/o modifiche alle espressioni di voto, che avrebbero presupposto unicamente l'apertura delle schede", controllo rimesso all'autorita' giurisdizionale amministrativa.
"Peraltro - conclude lo scritto dei magistrati - dal verbale dell'Ufficio centrale regionale risulta che anche l'Ufficio circoscrizionale di Campobasso abbia rilevato, dopo aver aperto le tabelle dello scrutino, incogruita'".
In sostanza la Commissione di Isernia ammette che i risultati di alcuni seggi non concordano con i dati generali, ed evidenzia che la stessa cosa e' stata accertata dai colleghi di Campobasso. Da qui le azioni giudiziarie che il centrosinistra si prepara a mettere in campo, nella speranza di ribaltare il risultato, che ha visto prevalere Iorio per 948 voti in piu' di Paolo Frattura. L'avvocato Salvatore Di Pardo, che curera' i ricorsi della coalizione, non si sbottona e all'Agi si limita ad affermare: "Non credo vi siano dubbi che la somma di dati incongruenti non dia risultati certi, bensi' incongruenti". Quindi la proclamazione di Iorio sarebbe avvenuta prendendo per buoni risultati che non quadrano, per stessa ammissione delle Commissioni elettorali, e quindi, secondo il centrosinistra i controlli "sono necessari nell'interesse di tutti, per sgomberare il campo da dubbi e coni di ombra".