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Mazzuto: "Un Futuro senza province non è immaginabile"

Dopo l'approvazione della manovra, disappunto ma fiducia nel dialogo

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Isernia - Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge per l'inserimento nella Costituzione del testo che prevede l'eliminazione delle Province e il trasferimento delle relative funzioni alle Regioni. In sostanza, in questo modo, ha preso il via l'iter che prevede la discussione e l'approvazione del disegno di legge costituzionale con la procedura definita "aggravata", ossia: doppia votazione in entrambi i rami del Parlamento a maggioranza dei 2/3, oppure, se tale maggioranza non verrà raggiunta, con l'indizione del referendum confermativo. In merito a questo provvedimento si registra la presa di posizione del Presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, che difende il ruolo svolto sul territorio dalle Province ma, allo stesso tempo, giudica positiva la via del confronto istituzionale messa in moto con il disegno di legge costituzionale. "L'impegno del Governo per iniziare l'iter di modifica alla Costituzione – ha dichiarato Mazzuto – deve essere visto con ottimismo perché finalmente si aprono le porte a un confronto serio per ridisegnare le istituzioni dello Stato. Ma da qui a parlare di cancellazione delle Province ce ne vuole. Infatti, proprio grazie alla via parlamentare, – ha sottolineato il Presidente – sarà possibile avanzare, piuttosto, da parte di tutte le parti coinvolte proposte migliorative sul futuro e le competenze di tali enti. Del resto, un futuro senza Province – ha aggiunto il Presidente dell'ente di via Berta – non è immaginabile perché ciò significherebbe privare i cittadini di alcuni servizi fondamentali che non potrebbero essere svolti da altri enti. Sono, quindi, d'accordo sul riassetto complessivo delle istituzioni presenti sul territorio e del sistema Stato-Italia ma senza che a pagarne le conseguenze siano sempre le Province. Del resto, già nel corso di questi anni, è stato effettuato un decurtamento del venti per cento dei costi della politica delle Province. Ora – ha evidenziato Mazzuto – è arrivato il momento, e lo vado ripetendo continuamente, di dare una sforbiciata a tutti quegli enti di secondo livello, come quelli sub regionali, i consorzi, consigli di amministrazioni di società pubbliche, ecc che non hanno rappresentanze politiche elettive e che hanno un costo elevato. Qui, davvero, si potrebbe risparmiare. Sono, quindi, convinto che, durante, la discussione di questo disegno di legge tutto ciò emergerà e sarà possibile – ha concluso Mazzuto – fare un ragionamento costruttivo su una riforma che renda più efficiente il sistema istituzionale italiano. Noi da parte nostra siamo aperti al confronto".
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