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Scuole sicure. A Castelpetroso il progetto è pronto

Dopo mesi e mesi di sollecitazioni da parte di più di 100 famiglie costituite in comitato, finalmente è stato depositato presso il Comune di Castelpetroso (IS) il progetto definitivo del nuovo polo scolastico.

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Il progetto definitivo del nuovo polo scolastico di Castelpetroso (IS) è stato depositato lo scorso 30 Maggio presso l’Ufficio Tecnico del Comune. Ci sono voluti 2 anni e qualche mese, da quel drammatico giorno del 6 Aprile 2009. C’è voluta la determinazione di più di 100 famiglie costituite in comitato, e la consapevolezza che non si poteva più mandare i propri figli a svolgere l’obbligo scolastico in strutture prive della benché minima certificazione. Ci sono voluti più di 24 mesi di discussioni, sollecitazioni, stimolazioni, presa di coscienza lungo un percorso segnato da azioni non più prorogabili, da parte di una comunità che si è trovata di fronte ad un fatto certo: gli edifici scolastici esistenti dovevano essere chiusi! A Giugno del 2008, l’Amministrazione Comunale di Castelpetroso si trovò costretta ad arrendersi all’evidenza: chiudere tutti gli edifici scolastici sul proprio territorio in quanto nessuno di essi era in possesso di un certificato di collaudo, figuriamoci poi di idoneità sismica. E da qui, l’emergenza, la corsa per trovare strutture provvisorie che potevano accogliere oltre 200 ragazzi tra scuole dell’infanzia, elementari e medie. La Curia metteva a disposizione la struttura dell’Auditorium del Santuario dell’Addolorata per ospitare Infanzia ed Elementari, mentre l’Amministrazione di Cantalupo acconsentiva ad usare l’edificio scolastico del paese, per i ragazzi delle Medie, che nel frattempo, oltre ad essere inabitato, era stato oggetto di lavori di ristrutturazione e adeguamento al rischio sismico. Dopo pochissimi giorni di ritardo dall’inizio dell’anno scolastico, dopo energiche ricerche, valutazione dei pro e dei contro, confronti tra Amministrazione, Scuola e Genitori, a Settembre 2009 iniziava dunque una nuova fase di transizione. Una fase accompagnata dalle difficoltà nella quotidianità, per i bambini che devono ritrovare un punto di riferimento e svolgere attività in aule troppo piccole per tutti loro; per le famiglie obbligate ad inviare i figli in condizioni di incertezza; per gli insegnanti che devono rivedere la loro organizzazione in mancanza di strumenti di lavoro e aule non sufficienti; per i ragazzi delle scuole medie che devono viaggiare su uno scuolabus inidoneo e fare lezione in spazi decisamente stretti; per il Sindaco, sulle spalle del quale pesa la responsabilità della sicurezza degli alunni. E il peso della decisione dello spostamento carica le spalle di chi si muove, di chi cerca in tutti i modi di risolvere una questione annosa per tantissimi edifici italiani. I numeri non possono spaventare e, quando qualcuno si fa spaventare dalle cifre della costruzione di un nuovo polo scolastico, il Comitato dei Genitori rimane solido pensando che già troppi bambini e ragazzi sono morti per essere stati considerati (e molte volte neanche considerati), soltanto un numero, una statistica, un coefficiente nella formula di qualche super-consulente, ingegnere, tecnico, troppo vicino alle proprie carte e così distante dalla vita vera. Castelpetroso non vuole un premio per essere una comunità esemplare, per aver “bruciato i tempi” in una sistema burocratico troppo spesso penalizzante. Due anni possono essere tanti ed essere pochi. Per la comunità degli alunni di Castelpetroso sono tanti. Per la sicurezza, sono tanti. Per il diritto di vivere in condizioni civili, in un paese tra i più avanzati al mondo, sono troppi. La comunità di Castelpetroso non vuole aspettare altri due anni, anche perché il progetto definitivo c’è, il terreno sul quale sorgerà il nuovo polo scolastico c’è ed è stato sottoposto a sondaggi sismici con l’acquisizione del parere positivo dell’apposita struttura regionale. Resta da convocare la conferenza di servizi per acquisire gli altri pareri (beni ambientali, soprintendenza, ASL, etc.) e approvare definitivamente in Consiglio Comunale il progetto. Resta da ricevere il finanziamento dalla Regione, con l’obiettivo di potere appaltare i lavori entro la fine del 2011 e iniziare ad accogliere gli alunni nella nuova struttura a partire da Settembre 2012. Adesso Castelpetroso vuole un gesto, il gesto politico di chi ha promesso la risorsa economica che c’è in Regione. Quella risorsa economica che non può essere utilizzata per disegni altri se non quello di adempiere ad un risarcimento simbolico, attraverso il finanziamento di un polo scolastico sicuro ed idoneo, verso chi ha perso la vita nei terremoti di San Giuliano di Puglia e dell’Aquila, verso le famiglie che ancora soffrono, e mai potranno dimenticare. Un gesto simbolico ma molto concreto: dare la possibilità, a chi amministra, di dimostrare che lo fa con responsabilità e coscienza nel mettere a disposizione della comunità gli strumenti di sicurezza fondamentali per poter adempiere all’obbligo scolastico.
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