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Neuromed e Cattolica vincono contro i tagli alla sanità

Il Tar Molise accoglie il ricorso sui tetti di spesa imposti dal Presidente Iorio

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Campobasso – La Neuromed e la Cattolica ce l’hanno fatta. Il TAR ha accolto la richiesta dei due istituti sanitari privati di continuare ad operare senza tetti di spesa, come invece era previsto dai provvedimenti del Presidente Iorio, commissario ad acta per la sanità. In ottemperanza al Piano di rientro per il riequilibrio del disavanzo sanitario, le Regioni stanno procedendo a severi e durissimi tagli alla sanità. In Molise, questo programma era stato sviluppato imponendo dei budget di spesa di 30 milioni per la struttura di Pozzilli e di 39 milioni per quella di Campobasso, che operano in regime di accreditamento con la Asrem e quindi con la Regione. Le richieste al Tar erano state avanzate perché l’imposizione di questi contratti avrebbe imposto ai due ospedali l’immediato blocco delle attività, a fronte di un superamento dei tetti di spesa per le prestazioni erogate già nei primi mesi dell’anno. La difesa di Neuromed e Catttolica è stata portata avanti di fronte al Tribunale amministrativo della Regione rispettivamente dagli avvocati Di Pardo e Iacovino, sostenuta dalla necessità di garantire ai cittadini il diritto alla salute, a spese della propria Regione di appartenenza, come succede nel resto d’Italia. Duro anche il commento di Danilo Leva contro la politica sanitaria praticata dal governatore Iorio: “Quanto certificato ieri dalla magistratura amministrativa ha il sapore vero del fallimento: quello della politica messa in campo negli ultimi anni dal governatore Michele Iorio e dalla struttura commissariale – continua il segretario regionale del Partito Democratico - Se il Tar Molise sottolinea che non c’è stata razionalità nei tagli, che le politiche messe in campo hanno di fatto creato danni alle strutture più competitive e non hanno invece creato un solo, minimo ostacolo alla pratica delle spese allegre, allora credo che sia davvero inutile sottolineare, per l’ennesima volta quanto detto in tanti mesi”.
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