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Franceschelli a Palazzo Orlando

Una ricerca continua tra New York e Isernia

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Grande successo ieri per il Vernissage di Elio Franceschelli a Palazzo Orlando. In tanti hanno ammirato lo stile unico dell’artista nella ricerca di un equilibro tra “mondi” sospesi incorporati nel plexiglas e “tensioni concettuali” definiti da molle che richiamano un movimento respiratorio meccanico di tutta la sua opera. L’evidente tensione tra movimento e stasi, pieno e vuoto, contrazione e distensione, presente nei materiali usati come le molle, i teloni dei camion collettori di scarico, mensole per sottobalconi – tutti elementi che accumulano o hanno accumulato una quantità enorme di energia nell’uso quotidiano - rappresenta l’anima di tutta l’opera di Franceschelli. Le teche di plexiglas racchiudono un preciso significato in relazione al tema del consumo indiscriminato e pericoloso delle risorse che l’artista vuole rappresentare attraverso la sospensione dell’olio sull’acqua che se di primo acchitto si può trasformare in un affascinante connubio di colori intensi, progressivamente diventa l’epilogo di una triste contaminazione a discapito della trasparenza vitale dell’acqua. Il richiamo dell’attenzione sui temi dello spreco e dell’uso incondizionato delle risorse diventa – da parte dell’artista- nuova energia: l’energia rigenerante dell’arte (cit. Paolo Balmas 1996. Presenti ieri anche il Sindaco Melogli e il Presidente Mazzuto oltre ad una presenza massiccia di pubblico, segno di quanto importante sia l’impronta lasciata dall’artista nel corso degli anni avendo esposto nelle più importanti gallerie d’arte del mondo, una tra tutte Absolut L.A. International Biennal, Los Angeles. Nota di stile sicuramente la presenza del trio Jazz che allietava la mostra ai visitatori. La mostra sarà presente ad Isernia fino al 10 aprile, non perdetela.
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