Provincia di Isernia: nessun autovelox verrà installato

Il comitato Pro-Trignina spiegherà come costituirsi parte civile

Provincia di Isernia
31/03/2011
Attualità
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“La Provincia di Isernia non installerà alcun autovelox sulle arterie di sua competenza, né lungo la Trignina”. Ha esordito così il Presidente dell’Ente di Via Berta Luigi Mazzuto nella conferenza stampa di chiarimento delle posizioni dell’Amministrazione provinciale rispetto alla collocazione di rilevatori di velocità sulle strade della Provincia. Alla conferenza hanno preso parte anche l’assessore all’ambiente Gino Taccone e i tre esponenti del Comitato Pro-Trignina Abruzzo e Molise, tra cui il presidente Antonio Turdò. “Siamo convinti che il problema dell’alta velocità sulle strade non si risolva con gli autovelox. La scorsa estate, proprio la mia Amministrazione – ha ricordato Mazzuto – ha promosso una intensa campagna anti-autovelox sulla Trignina nel tratto abruzzese, dove diversi comuni, senza preventivamente segnalarlo, posizionavano rilevatori di velocità mobili, celandoli talvolta illegalmente dietro cespugli oppure collocandoli in prossimità di curve e dunque non affatto visibili agli automobilisti. Una serie di irregolarità erano state denunciate, avevo personalmente coinvolto il Prefetto di Chieti Vincenzo Greco e il Presidente della Provincia di Chieti Enrico Giuseppantonio. Poi, finalmente la risoluzione, con un preciso provvedimento di monito ai comuni abruzzesi che facevano un uso selvaggio di autovelox a scapito di ignari automobilisti. Quanto alla delibera n. 18 del 22 febbraio 2011, approvata dalla Giunta provinciale, – ha chiarito il Presidente Mazzuto – occorre puntualizzare alcuni importanti aspetti: la disposizione era relativa all’adozione di un ampio progetto, proposto dalla Polizia Provinciale ed elaborato a seguito di precisi accordi che il Corpo guidato dal Col. Ezio Stefanelli aveva stipulato con la Prefettura di Isernia per l’intensificazione del controllo del territorio provinciale. Un piano che prevedeva la risoluzione di tre diverse problematiche: la sicurezza sulle strade, la qualità dell’ambiente e il problema dell’alta velocità, quest’ultimo causa di incidenti stradali su determinati tratti più a rischio. In risposta a tali problemi era stata pianificata l’installazione di telecamere a circuito chiuso attive 24 ore su 24, a disposizione di tutte le forze dell’ordine; centraline di rilevazione della qualità dell’aria e autovelox per il controllo della velocità. Tutti e tre questi impianti dovevano essere collocati in quattro ‘punti strategici’ o meglio ‘punti di snodo’ per il traffico veicolare e per la presenza di impianti industriali o attività commerciali. Quattro in tutto i luoghi stabiliti nel Piano: lungo la variante di Venafro, in prossimità del nucleo industriale Isernia-Venafro, nel tratto compreso tra Colli e Montaquila (lungo la SS 158) e, infine, sulla piana di Macchia d’Isernia, dove si concentrano molteplici attività commerciali, vi sono diverse arterie di immissione sulla SS 85 e dove si registrano frequenti sinistri stradali. Quanto agli autovelox, avrebbero dovuto funzionare solo per due ore al giorno in maniera alternata nei quattro punti appena elencati. Ciò avrebbe consentito da un lato di fare prevenzione, costringendo gli automobilisti al rispetto dei limiti di velocità, dall’altro avrebbe tenuto sotto controllo le continue istanze dei Comuni, che ricadono sulle aree in questione, di collocare rilevatori di velocità attivi 24 ore al giorno. A seguito di un confronto con i consiglieri della maggioranza, gli assessori e il sottoscritto abbiamo deciso di sospendere, con la delibera di Giunta n. 23 del 15 marzo 2011, il provvedimento assunto con la delibera n. 18. Alcune richieste ed esigenze avanzate da taluni consiglieri – ha inteso spiegare Mazzuto – ci hanno fatto riflettere sulla possibilità di rivedere il Piano proposto dalla Polizia Provinciale. Ad esempio, qualche amministratore aveva richiesto di coinvolgere altre aree per il monitoraggio, come ad esempio gli accessi al territorio provinciale dalle arterie alto molisane”. A seguito dell’intervento del Presidente Mazzuto, il presidente Turdò del Comitato Pro-Trignina Abruzzo e Molise ha dapprima ringraziato il vertice di Via Berta per l’intensa campagna mossa contro l’installazione di autovelox selvaggi lungo la Statale 650, quindi ha annunciato che martedì 12 aprile 2011 alle ore 11.00 presso la Sala Giunta della Provincia di Isernia (6° piano) si terrà una conferenza stampa per annunciare anche ai cittadini molisani le azioni legali messe in campo dal Comitato a difesa di quegli automobilisti che sono stati multati ingiustamente lungo alcuni tratti della Trignina dai Comuni abruzzesi. “Sono soprattutto automobilisti residenti nella provincia di Isernia – ha dichiarato Turdò – ad essere stati vittima di un abuso illegale dei rilevatori di velocità lungo la SS 650. Nel corso della conferenza stampa del 12 aprile p.v. comunicheremo gli estremi per la costituzione di parte civile al Tribunale di Vasto per quanti sono stati multati a partire dal 1 gennaio 2005 al 30 settembre 2007 lungo la Trignina. Abbiamo convenzionato due legali di Isernia, l’Avv. Adele Bonifacio e l’Avv. Michele Iadisernia, per portare avanti un’azione legale collettiva. Il ricorso permetterà di vedersi rimborsati i soldi versati per le multe”.

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