SBLOCCO PAGAMENTI MOBILITA’ IN DEROGA 2015 PER 1800 LAVORATORI MOLISANI. DOPO L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SI APRE UNO SPIRAGLIO.

Lucia Lozzi
08/10/2016
Comunicati Stampa
Condividi su:

 

Dopo la presentazione dell’interrogazione parlamentare al Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, da parte degli On.li Monica Gregori, Stefano Fassina e Alfredo D’Attorre, sul blocco dei pagamenti della mobilità in deroga 2015 a n. 1800 lavoratori molisani, è ripreso un confronto istruttorio con le strutture tecniche ministeriali per individuare possibili soluzioni ad un problema che assilla poco meno di 2 mila famiglie del Molise. Sottolineare il dramma di persone che non percepiscono alcun sostegno al reddito e sono prove di lavoro, sprona le istituzioni ad intervenire per individuare le risposte politiche necessarie a dirimere il contenzioso e sbloccare l’incresciosa vicenda.

Nel corso di contatti avuti ieri a Roma presso il Ministero del Lavoro è emersa un’ipotesi che è allo studio delle strutture legislative sull’inserimento di un comma all’interno del decreto correttivo del Jobs Act che consentirebbe un’interpretazione positiva per far autorizzare i pagamenti dall’INPS. Se tale emendamento, che ho avuto modo di verificare direttamente nel confronto di ieri con i dirigenti ministeriali, sarà effettivamente inserito nel provvedimento lo accerteremo leggendo il testo definitivo del Decreto correttivo del Jobs Act sulla Gazzetta Ufficiale. In tutti i casi qualora per una qualsiasi ragione non fosse inserita tale norma in questo provvedimento, bisognerà insistere come Regione Molise nei confronti del Ministero del Lavoro per far risolvere la questione evitando il protrarsi del danno per n. 1800 lavoratori aventi diritto. Sarebbe auspicabile una maggiore coesione territoriale ed una più forte determinazione istituzionale nei confronti della burocrazia romana che non comprende il disagio di famiglie prive di reddito e di lavoro.

 

Campobasso, 8 ottobre 2016

                            Michele Petraroia

Leggi altre notizie su Isernia Oggi
Condividi su: