Variazione di ambienti per il Servizio di Reumatologia dell'Ospedale Caracciolo. Da alcuni giorni il reparto, che occupava due piccole stanze al 4° piano, si trova invece alla fine del lungo corridoio del 1° piano, adiacente ai locali del Distretto Sanitario di base.
Grazie alla collaborazione del dr. Luigi Rosato, direttore del Distretto, il quale, su sollecitazione del dr. Franco Paoletti, Responsabile del Servizio di Reumatologia, ha provveduto a far sì che l’amministrazione della Asrem concedesse l’autorizzazione, ora il reparto può godere di locali più ampi, per offrire un migliore servizio ai pazienti: 4 posti letto in DH in area medica, una sala infusioni, un ambulatorio per l’ecografia e l’infiltrativa, e una stanza per la capillaroscopia e la morfometria vertebrale computerizzata. Ed era ora che si trovasse una migliore sistemazione per uno dei reparti che fa onore al presidio agnonese.
“Il nostro centro effettua trattamenti con farmaci biotecnologici – spiega il dr. Paoletti – che servono per curare le artriti croniche, permettendo la prevenzione del danno e della degenerazione, cura le osteoporosi severe con farmaci anabolizzanti e neoformativi dell’osso, è uno dei pochi centri in Molise che effettua l’ecografia articolare e muscolo-tendinea per le malattie reumatiche”.
E’ possibile, infatti, effettuare presso il Caracciolo l’ecografia articolare con sonde ad alta frequenza, oggi necessaria per una diagnosi precoce dell’artrite, utile per un monitoraggio delle malattie e della risposta alle terapie.
“Il macchinario, particolarissimo, è stato acquistato con il contributo dell’Anmar (Associazione Nazionale Malati Reumatici) - continua Paoletti - Inoltre, qui al Caracciolo, come Reumatologia portiamo avanti studi internazionali sull’efficacia dei farmaci neoformativi, sull’efficacia e la sicurezza di quelli biotecnologici, sul confronto dell’efficacia tra i diversi farmaci. Siamo davvero molto avanti, molti centri d’Italia indirizzano qui i loro pazienti”.
Mediamente, il servizio registra circa 700 DH e 1000 visite ambulatoriali all’anno, con pazienti che vengono anche dalle regioni confinanti, Abruzzo, Puglia, Lazio, Campania ma anche Basilicata. E per questo che, anche nella proposta presentata relativamente al PSR, compare la richiesta di un Caracciolo che possa configurarsi come polo d’eccellenza per la Reumatologia.
“Si potrebbero mettere in atto moltissime iniziative, e potremmo essere un punto di riferimento irrinunciabile”, conclude Paoletti. Intanto, è pronto il programma per il convegno che si terrà il prossimo 19 maggio all’Hotel Duca del Sannio, che avrà come tema i “Percorsi diagnostico-terapeutici e riabilitativi delle malattie reumatiche”.
Curato e organizzato dallo stesso dr. Paoletti, sarà un evento al quale presenzieranno moltissimi illustri nomi del settore medico-sanitario.