Lo scorso 31 ottobre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica il decreto legge n° 126 con il quale sono stati comunicati ufficialmente e diventati operativi i tagli alle risorse finanziarie alle Province per lâanno 2013. Lâimporto della riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato alla Provincia di Isernia, ammonta a 3 milioni e 661mila 396 euro. Una cifra, questâultima, che mette a rischio il funzionamento dellâente. A lanciare, proprio in questo senso, il grido dâallarme è il Presidente Luigi Mazzuto. âLa conferma dei tagli, così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale, - ha dichiarato Mazzuto - pone la Provincia di Isernia a rischio sopravvivenza. Gli ulteriori tagli â è bene precisarlo â non consentono di fornire ai cittadini servizi importanti. Non sarà possibile assicurare i riscaldamenti nelle scuole superiori, prevedere un servizio sgombero neve adeguato alle esigenze del nostro territorio e garantire i servizi sociali. I tagli mettono, inoltre, a serio rischio anche la conservazione dei posti di lavoro. Tra lâaltro, â ha aggiunto il Presidente â le problematiche sollevate dallâUnione Province dâItalia al tavolo del Governo e confermate ieri durante lâassemblea nazionale dellâUpi, alla quale hanno partecipato anche le rappresentanze dei lavoratori delle Province, finora sono state disattese e inascoltate, creando i presupposti di una chiara volontà di voler proseguire su una strada anticostituzionale e antidemocraticaâ. Mazzuto ha, quindi, annunciato di aver messo al corrente della situazione in cui versa lâente di via Berta anche le altre istituzioni. âLe problematiche esposte â ha, infatti, spiegato il Presidente â sono state già comunicate, per i rispettivi ruoli e competenze, al Prefetto di Isernia, al Presidente della Giunta Regionale del Molise e alla Protezione Civile. Da questi ultimi mi attendo una risposta responsabile, non solo di coscienza, ma che ci dia la possibilità di assicurare ai cittadini i servizi essenzialiâ. Infine, il Presidente ha lanciato un appello al Governo centrale âal quale chiediamo â ha sottolineato il numero uno di via Berta â di applicare le regole della democrazia in modo tale che tutti i cittadini si sentano appartenenti a uno stesso Stato e garantiti nei loro diritti sanciti dalla Costituzione italiana. Le ultime vicende ci dicono chiaramente quanto questi principi vengano continuamente lesiâ.