Il periodo difficile che da un po’ di tempo attanaglia il nostro paese sta portando gravi difficoltà alle imprese per la loro sopravvivenza. Gli ultimi dati sulla natalità e mortalità testimoniano questo trend negativo che vede sempre più un maggior numero di imprese in crisi, chiudere i battenti, con un gap negativo rispetto alle nuove imprese che nascono. A questo si aggiunge un altro fenomeno, la restrizione del credito da parte degli istituti finanziari. Il fabbisogno di liquidità delle aziende ha fatto aumentare il ricorso al credito, ma di pari passo ha portato all’acuirsi del fenomeno della stretta creditizia nella concessione di prestiti e sovvenzioni (c.d. CREDIT CRUNCH) a seguito delle sempre maggior garanzie richieste dagli istituti per la concessione di finanziamenti ed aperture di credito. La stretta sui crediti, la difficoltà a poter far fronte a disposizioni di liquidità verso fornitori e verso lo Stato per i pagamenti, continua Brasiello, presidente dell’Ente camerale, rende quanto più necessaria farsi carico di una richiesta di moratoria alla Regione Molise, particolarmente colpita dalla crisi, perché si faccia portavoce nei confronti del governo centrale, per l’emanazione di un urgente provvedimento che consenta il rinvio di pagamenti, di rate di mutuo, di finanziamenti, etc. che metta al riparo operatori economici ed imprese da una sicura crisi da sovraindebitamento con conseguenze pesanti in termini di occupazione, di chiusura delle attività e di prolungamento della crisi in generale. Oltre alla stretta dei pagamenti di imposte, tasse e rate di finanziamenti, la crescente difficoltà di accesso al credito per le imprese, secondo il Presidente Brasiello, rappresenta il maggior problema per la sopravvivenza stessa dell’impresa. Sono quindi necessarie nuove misure volte ad incentivare e ripensare le regole per rendere più agevole l’accesso al finanziamento da parte di piccole e medie imprese in crisi, da portare con urgenza all’attenzione del governo per evitare quel tasso di mortalità delle aziende costrette a cessare la propria attività con gravi ripercussioni sul tessuto socio economico dell’intero territorio.