cosi citava il titolo di un famoso film di Bud Spencer e Terence Hill nel lontano 1974 ma nel 2011 ad essere arrabbiate sono le donne italiane deluse e per niente meravigliate dal pensiero comune che in modo sempre più preoccupante sta entrando nelle menti delle giovani generazioni: lo stereotipo di donna oggetto come scambio sessuale.
Stereotipo costruito in maniera prepotente da giornali, televisioni e pubblicità che sviluppano una cultura del facile guadagno e del successo immediato basato sulla logica di prestazioni “non comuni” in cambio di alte cariche e ruoli pubblici. Ora le donne, del mondo politico, dello spettacolo, dello sport, dicono no ad una cultura che ha superato la soglia della decenza e che incrina seriamente la convivenza sociale e l’immagine di una Nazione civile.
No ad un pensiero ancora troppo maschilista che cancella il vero lavoro, i tanti sacrifici e l’importante e continuo contributo che tutte le donne hanno dato e donano al progredire dell’Italia.
Le donne scenderanno in tutte le piazze di Italia il 13 febbraio al grido del “SE NON ORA QUANDO?” e lo faranno anche ad Isernia per smettere di tacere.
L’invito è rivolto anche ai moltissimi uomini che rispettano e garantiscono i pieni e indissolubili diritti delle donne.
TUTTE IN PIAZZA della Repubblica nota anche come piazza della STAZIONE alle 11.00 ( anche se il volantino dice alle 10.00)