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TURBOGAS, LA PROVINCIA DI ISERNIA ESPRIME CONTRARIETA’

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La Giunta Provinciale di Isernia, con delibera numero 39 del 29 dicembre 2010, ha espresso l’assoluta contrarietà alla realizzazione di una nuova centrale termoelettrica a ciclo combinato da localizzare nel Comune di Venafro. Il progetto è stato proposto dalla società Molisenergy il 16 luglio del 2004 e prevede la realizzazione di un impianto con una potenza elettrica di 780 megawatt alimetata a gas naturale. La decisione dell’esecutivo di via Berta è stata adottata per tutta una serie di motivazioni. Nel documento approvato della Giunta, infatti, oltre a premettere che la Regione Molise a più riprese ha già espresso parere contrario alla realizzazione dell’opera, si sottolinea come la richiesta di costruire l’impianto prevedeva inizialmente il ricorso al procedimento di autorizzazione unica previsto dalla Legge numero 55/02 di conversione del D.L 7/2/2002 n.7. Un provvedimento di carattere straordinario il cui spirito nel momento della richiesta (2004), era quello di semplificare ed accelerare le procedure per la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica per fronteggiare e superare una situazione di emergenza energetica che, all’epoca, poteva definirsi “attuale” ma che, ad oggi, non si ritiene sia più tale. Infatti, secondo i dati ufficiali del Gestore della rete elettrica nazionale, la Regione Molise può definirsi sostanzialmente autosufficiente per quanto riguarda la produzione di energia elettrica rispetto al proprio fabbisogno. Quindi, considerato che il Piano energetico ed ambientale regionale attualmente in vigere non prevede nessun impianto di tale tipologia nell’area del venafrano e, nonostante il giudizio favorevole di compatibilità ambientale rilasciato il 18 novembre 2010 dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali, la giunta provinciale ha espresso contrarietà alla realizzazione della centrale. Anche perché la legge 55/02 richiamata per la realizzazione dell’impianto prevede che il rilascio di un’autorizzazione unica da parte del Ministero dello Sviluppo economico, acquisito il giudizio positivo di compatibilità ambientale, ma d’intesa con la Regione Molise. Tale intesa non si è, però, concretizzato visto il parere negativo più volte confermata dalla Regione Molise. Ma non solo, perché il parere negativo dell’esecutivo viene motivato anche sotto il profilo ambientale in quanti l’orografia del territorio, caratterizzata dalla presenza di rilievi montuosi che cingono quasi totalmente l'area su cui è prevista la realizzazione dell’intervento, ostacolerebbe notevolmente la ventilazione con probabili conseguenze sulla qualità dell’aria.
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